lunedì 24 ottobre 2011

Osteria del Pallone: c'era una volta la Darsena dei Navigli

Ieri sera mi sono sganciato dagli oneri famigliari per festeggiare con una cena filosofica una ricorrenza di indubbia importanza: 20 anni di amicizia con un finanziatore di questo Blog, un periodo che per me rappresenta un arco temporale piuttosto impegnativo.

Dato che la filosofia ha bisogno di ispirazione, abbiamo pensato di puntare decisi ai Navigli, dove la notte a Milano è sempre ricca di spunti di riflessione e di belle ragazze ad alimentarne la fiamma.

La fame non era molta, le idee poco chiare, e l'unica sfizio che ronzava nel mio alveare era quello di brindare con una bottiglia di vino all'altezza di questo nome.

Abbiamo girovagato per una ventina di minuta alla ricerca di un posto che potesse rispondere bene al karma della serata; Cacio e Pepe tentava, la Trattoria Milanese ci aveva già spalancato le porte, l'Osteria del Binari gridava vendetta, e le tante osterie romantiche e di atmosfera ci costringevano ad allungare il passo perplessi.

Alla fine in modo abbastanza sciagurato abbiamo lasciato che la mia fede calcistica e l'ossessione del rapporto qualità prezzo (parolone) avessero il sopravvento; abbiamo dunque optato per l'Osteria del Pallone, locale storico dei Navigli milanesi.

Intendiamoci, la location è molto bella e particolare, adatta più a cene con amici che in romantica uscita. La Darsena davanti agli occhi, le suggestioni dei Navigli, le luci e i colori dei vari ristoranti e locali tipici...insieme a qualche ubriaco, alle gomme delle auto che gemono sul pavè, agli asiatici che vendono cazzate volanti e tutto il resto..

Purtroppo dell'osteria secondo me è rimasto solo il nome, gli arredi e la posizione. La gestione e il servizio sono cortesi ma piuttosto anonimi, senza particolare attenzione ai dettagli e alla soddisfazione del cliente.
L'aperitivo in stile happy hour funge anche da buffet per gli antipasti, ma la varietà è solo discreta, e la qualità seppur non scadente non esalta più di tanto.
Abbiamo optato per due cotolette con patatine fritte, la prima piuttosto burrosa tanto da sembrare dolce (carne sottomessa dall'impanatura), le patatine senza dubbio buone a completare una portata nel complesso abbondante.
Di cotolette buone ne ho mangiate: Il Garghet, Il Brellin, la stessa Trattoria Milanese solo per citarne alcuni..questa era mangiabile, nulla di più.
Abbiamo accompagnato la cena con una Bonarda ordinaria, Gutturnio finito e lista dei vini sicuramente limitata per essere in un'osteria, con etichette da supermercato.

Abbiamo speso nella media (34€), ma avrei speso volentieri dieci euro in più per mangiare meglio.
Locale valido per l'aperitivo, magari all'aperto e per vedersi il posticipo del campionato.

A te logo

3 commenti:

Nella Crosiglia ha detto...

Sembra di esserci in questa tua osteria caro Massimo, con l'odore del fritto e del buon vino...Adoro i navigli milanesi, adoro la bonarda ed adoro la cotoletta alla milanese con panatura " dolce"... con simaptia , Nella

guidaus ha detto...

Aggiungiamo che all'interno la musica disco messa a discreto volume penalizzava notevolmente l'atmosfera..e a proposito gli euro erano 37..

Massimo ha detto...

Mitica Nella!
Mah, come ho scritto c'è di meglio in giro, anche se nel complesso ce la siamo cavata...se passi a Milano l'Angolo del Martux ti guiderà nei meandri oscuri della metropoli dei ristoranti e delle osterie..:)
Vi seguo sempre! Di anche alla tua socia di fare un giro in questo Bar!:)

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