mercoledì 6 luglio 2011

L'Editoriale: L' insostenibile leggerezza dell'essere Blogger

"Ma davvero la pesantezza è terribile e la leggerezza meravigliosa?......Quanto più il fardello è pesante, tanto più la nostra vita è vicina alla terra, tanto più è reale e autentica. Al contrario, l'assenza assoluta di un fardello fa si che l'uomo diventi più leggero dell'aria, prenda il volo verso l'alto, si allontani dalla terra, ... e i suoi movimenti siano tanto liberi quanto privi di significato. Che cosa dobbiamo scegliere allora? La pesantezza o la leggerezza?"

Questo è il quesito che si pone il vero Blogger, dopo una giornata nervosa vissuta pericolosamente, mentre accasciato su una sedia di legno un pò storta in una angolo dove suona la tromba di Miles, sorseggia il suo bicchiere di Tennent's doppio malto, guardando con aria curiosa gli avventori del Bar, uomini disperati alla ricerca di risposte e nuove idee per sopravvivere nella giungla d'asfalto metropolitana.

Riflette sulle prossime mosse, se puntare alla "leggerezza" camminando sul filo del rasoio stando attento a non pestare i piedi al potere, pena capitale: essere bannati, oppure se consumare minuti di "pesantezza" picchiettando senza sosta su un'improbabile tastiera nella ricerca dell'estrema condivisione di quella effimera esperienza che ognuno di noi vorrebbe afferrare e consumare sull'altare della passione.

Vacue parole invadono la sua mente confusa, in un vortice buio di pensieri distorti che annaspano davanti al tempio del web, ponendogli quesiti di grave importanza ai quali lui non sa dare la priorità: aggiungere contenuti su pagine o diffondere la popolarità del suo brand?

I sorsi di birra si susseguono nervosamente, Miles imperversa alla tromba violentando le note a suo piacimento, nulla gli è negato, le pagine viste scorrono davanti ai suoi occhi mentre il barista racconta a due avventori litigiosi, che parlano del significato di sigle oscure di mondi a luci rosse, la composizione del nuovo cocktail BlogoSphera....

una pia e bella ragazza si avvicina al Blogger dagli occhi gonfi dall'elettricità del locale, ammicca con malizia sapiente, e a quel punto il quesito iniziale....evapora in un lampo di rinnovata incandescenza....

A te logo

Nota: il testo in corsivo è di Milan Kundera - Romanzo: L' insostenibile leggerezza dell'essere

2 commenti:

claps ha detto...

chiaramente io voto per la "leggerezza"! comunque complimenti per il post! sembrava di esser li con te a sorseggiare birra!

Anonimo ha detto...

questa lettura mi ha coinvolto, ed è come se avessi vissuto quegli istanti, individuando i personaggi (soprattutto uno) e sentendo la giusta gradazione alcolica circolare nel mio corpo, che permettesse di affrontare una discussione del genere...cmq leggerezza o pesantezza è indifferente, lo scopo è attirare l'attenzione ed in entrambi i casi ci siamo, poi c'è chi risulta più interessante e chi meno...a buon intenditore poche parole!:-)

Ora sicuramente arriva una risposta da un certo Blogger!:-)

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